Emilio Vavarella nasce a Monfalcone (GO) nel 1989.
È un artista italiano che lavora tra pratica artistica interdisciplinare, ricerca teorica e sperimentazione mediatica. Il suo lavoro esplora la relazione tra soggettività, creatività non umana e potere tecnologico. Vavarella si muove senza soluzione di continuità tra vecchi e nuovi media e sfrutta errori tecnici e altre imprevedibilità per rivelare la logica e le strutture nascoste del potere.
Tra le prestigiose sedi che hanno esposto le opere di Vavarella:
MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo; KANAL – Centro Pompidou; MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna; Museo d’Arte Contemporanea – Zagabria; Museu de Ciències Naturals di Barcellona, The Photographer’s Gallery di Londra, Museo de Arte de Caldas; Villa Manin; Museo Nacional Bellas Artes di Santiago; Museu das Comunicações di Lisbona, National Art Center di Tokyo; Eyebeam Art and Technology Center e Museo di Arte Contemporanea Vojvodina. Le sue opere sono state esposte in festival cinematografici come il Toronto’s Images Festival; Torino Film Festival, St. Louis International Film Festival, e in molti festival internazionali di media art, tra cui: EMAF – European Media Art Festival; JMAF – Japan Media Arts Festival; Stuttgarter Filmwinter – Festival dei media espansi; BVAM – Biennale Arte Media; e NYEAF – Festival delle arti elettroniche di New York.
Vavarella ha ricevuto numerosi premi, tra cui l’Exibart Art Prize (2020); Premio Consiglio d’Italia (2019); Premio Fattori Contemporaneo (2019); SIAE – Nuove Opere (2019); la sovvenzione NYSCA Electronic Media and Film Finishing Funds (2016); il Premio Francesco Fabbri per l’Arte Contemporanea (2015) e il Movin’Up Grant (2015). È stato invitato a presentare il suo lavoro presso: Harvard Advanced Leadership Initiative; Istituto Italiano di Cultura – New York; ISEA – Simposio Internazionale sulle Arti Elettroniche; Goldsmiths University di Londra; l’Università di East London; la Scuola dell’Art Institute di Chicago; e SIGGRAFIA.
I suoi scritti accademici sono stati pubblicati su riviste peer-reviewed come Leonardo – The Journal of the International Society of the Arts, Sciences and Technology (MIT Press), Digital Creativity (Routledge) e CITAR Journal – Journal of Science and Technology of the arti. I suoi scritti sono apparsi anche in Behind the Smart World: Saving, Deleting and Resurfacing Data prodotto da AMRO Research Lab e in cataloghi di mostre come Low Form: Imaginaries and Visions in the Age of Artificial Intelligence (MAXXI e CURA Books); Questo è tutto! (MAMbo) e Robot Love (Fondazione Niet Normaal). Il suo lavoro è regolarmente discusso su riviste d’arte, libri accademici e riviste peer-reviewed ed è stato trattato da tutti i principali media globali. Il suo libro d’artista più recente, edito da Mousse, si intitola rs548049170_1_69869_TT.
Vavarella sta attualmente lavorando per un PhD in Film and Visual Studies e Critical Media Practice presso la Harvard University. Ha conseguito un M.A. cum laude in Arti Visive presso l’Università Iuav di Venezia, con borse di studio all’estero presso Bezalel Academy of Arts and Design, Tel Aviv e Bilgi University of Istanbul e ha conseguito un B.A. cum laude in Visual, Cultural and Media Studies presso l’Università di Bologna.