Francis Bacon (1909 – 1992) è stato un pittore irlandese. È noto per le sue immagini crude e inquietanti. Rifiutando varie classificazioni delle sue opere, Bacon affermò che si sforzava di rendere “la brutalità dei fatti”.
Bacon diceva di vedere immagini “in serie”, e la sua produzione, che conta circa 590 dipinti esistenti insieme a molti altri che ha distrutto, è tipicamente incentrata su un singolo soggetto per periodi prolungati, spesso in formato trittico o dittico.
Bacon iniziò a dipingere solo dopo i trent’anni, dopo aver vissuto tra la fine degli anni venti e l’inizio degli anni trenta come decoratore d’interni, bon vivant e giocatore d’azzardo. Egli affermò che la sua carriera artistica era stata ritardata perché aveva passato troppo tempo alla ricerca di argomenti che potessero sostenere il suo interesse. La sua svolta arrivò con il trittico del 1944 Three Studies for Figures at the Base of a Crucifixion, che sigillò la sua reputazione di testimone unicamente desolante della condizione umana. Dalla metà degli anni sessanta produsse principalmente ritratti di amici e compagni di bevute, sotto forma di pannelli singoli, dittici o trittici. Dopo il suicidio del suo amante George Dyer nel 1971 (ricordato nei suoi The Black Triptychs e in una serie di ritratti postumi) la sua arte divenne più cupa, interiore e timorosa del passare del tempo e della morte. Il culmine del suo periodo successivo è segnato dai capolavori Study for Self-Portrait (1982) e Study for a Self-Portrait — Triptych, 1985-86.
Nonostante la sua visione esistenzialista e cupa, Bacon era carismatico, articolato e colto. Da bon vivant, ha trascorso la sua mezza età mangiando, bevendo e giocando d’azzardo a Soho con amici che la pensavano allo stesso modo, tra cui Lucian Freud (anche se litigarono a metà degli anni settanta, per ragioni che nessuno dei due ha mai spiegato), John Deakin, Muriel Belcher, Henrietta Moraes, Daniel Farson, Tom Baker e Jeffrey Bernard.
Dalla sua morte, la reputazione di Bacon è cresciuta costantemente e il suo lavoro è tra i più acclamati, costosi e ricercati sul mercato dell’arte.